lunedì 12 novembre 2012

Assassin's Creed III

Sera ragazzi!! Indovinate chi sono?...scherzo....indovinate di che gioco vi parlerò stasera?


  • Assassin’s Creed III





Assassin’s Creed III mette in scena la rivoluzione di un franchise imponente e distintivo per questa intera e longeva generazione dell’intrattenimento elettronico. Dopo quattro iterazioni fagocitate nel giro di sole cinque anni, è finalmente tempo di reinventarsi per l’action adventure “storico” di Ubisoft. Cambiare, nella vita e nel gioco, non è per tutti. E per cambiare la prima cosa che serve, è il coraggio.
Coraggio per abbracciare nuove soluzioni, per modificare  in profondità, per aggiungere elementi a prima vista quasi inopportuni. Proprio come nella vita, anche nel gioco bisogna quindi saper correre rischi… se si vuole tastare con mano qualcosa di distintivo, da ricordare... Questo il titolo (tanto per cambiare) di uno dei ricordi per un Connor (ricordate di chi sto parlando VERO?!) in piena adolescenza, che prenderà maggiormente le distanze da quanto Assassin’s Creed abbia impresso, abituato nell’immaginario collettivo del videogioco ai giorni d'oggi. Anche se non voglio entrare nei dettagli (lascio a voi...), non posso evitare dall’analizzare a mio modo la componente narrativa di questo quinto capitolo della saga.








L’espediente utilizzato dell’antefatto, che v’impegnerà, si rivela piuttosto viscerale, segnando un magico precedente nella storia del videogioco. Vivere la genesi del terzo antenato di Desmond Miles non sarà un eufemismo...credetemi.
Lo stupore genuino vi rapirà durante ognuna di queste drammatiche (ed epiche) fasi della vita del nostro personaggio, sorprendendoci con meccaniche di gioco investigative, stealth, ed adventure.
Un comparto di animazioni molto fluide come non mai per questa intera generazione: crea sinergia tra il giocatore e il suo alter ego digitale...e non è poco, gli Hard Core Gamer mi daranno ragione.
Dal teatro di Covent Garden a Londra, fino al viaggio in nave verso Boston e la più memorabile delle tempeste che il videogioco ricordi!
E anche se ritroveremo banditori da corrompere, manifesti da strappare, salti della fede, carretti di paglia e “sincronizzazioni” come sempre, questa nuova saga riesce a non scontrarsi mai del tutto nella ripetitività del primo capitolo (che non è poco)...o nella solita schematicità dei suoi predecessori.





La componente narrativa avrà  la meglio su tutto il resto, vera prova dell’attenzione riposta da Ubisoft nel rivolgersi a un utenza adulta e cresciuta e anche un pò più pretenziosa col videogioco.
Finalmente, vanterà qualche timida inclinazione alle risse di paese, dove anche nel consueto uno-contro-uno la reattività del videogiocatore vanterà tutt’altro peso.
Una buona novità sta nel fatto che Connor e suo padre dovranno partecipare al bignami del blocca-e-colpisci. Mi spiego meglio, parando gli attacchi attiveremo una sorta di bullet-time che ci consentirà di disarmare, uccidere, lanciare o utilizzare con fantasia il malcapitato. Ogni spettacolare animazione ci regalerà
soddisfazione assoluta.
Faccio una postilla sulla tecnica di programmazione: ricordate bene che la fisica dinamica e fluttuante dell’acqua può rendere un’esperienza basata su di essa una pietra miliare, o un totale fallimento (data la complessità della programmazione in questione). E le sezioni sulle navi valgono da sole il prezzo dell’intero  gioco. Estate, inverno, praterie e boschi penetrati da rigogliosi ruscelli: tutto realmente vivo.
Assassin’s Creed III non è soltanto il più bello da vedere, il più esteso e il più ricco dell’intera saga: ci troviamo di fronte al culmine creativo di questo brand.
Lunga vita all’assassino!














E con questa mia performance vi lascio ad un succulento trailer....
Buona visione guys!! See you next time!!
Ciao dal solito Dani







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