lunedì 9 dicembre 2013

Nella rete invisibile...


Buongiorno a tutti!
Oggi volevo spendere due parole su un'argomento non conosciuto da tutti.
Esiste una rete "segreta" dove circolano film, documenti riservati, software e molto altro ancora...
Signori e signore vi vorrei presentare il famigerato 

Deep Web

...questo ha scatenato la fantasia di tanti internauti.




La traduzione italiana sarebbe Web profondo, che forse... rimanda anche un tantino ad immagini inquietanti... Ed in parte è vero, in parte ripeto... Ora vi spiego meglio l'espressione Deep Web con Web sommerso.
La rete, il Web così come siamo tutti abituati a vederlo, è indicizzato dai motori di ricerca che ci danno accesso ai siti in base alle parole chiave delle nostre ricerche: questo è il punto, questo è quello che sappiamo, che ci è stato insegnato. Solo che... questo non è il Web, o meglio è solo una parte di questo.
Ci sono pagine, sezioni che non vengono indicizzate, perchè a loro è impedito l'accesso dei motori di ricerca, pur essendo pagine pubbliche. Ora pensiamo ad una cosa: ci farebbe piacere se un motore di ricerca indicizzasse e restituisse come risultato di una ricerca la nostra pagina di posta elettronica o la nostra cronologia delle conversazioni su Skype? Appunto cari miei... Tutte quest pagine di posta, di chat, forum o peggio conversazioni aziendali si muovono nel Deep Web. E' un pò meno inquietante ora? Quindi capirete che certe pagine è semplicemente logico che NON DEBBANO ESSERE INDICIZZATE. Giusto? Sono private. Purtroppo questo non significa che il Deep Web sia un mondo perfetto. Esattamente come nel Web che tutti conosciamo, anche qui abbiamo una trasposizione della realtà in cui viviamo, quindi avremo come dai tempi della pietra, i buoni e i cattivi.
Ricordatevi una cosa molto importante, sulla quale poggiano i siti in questo mondo "sommerso": i "cattivi" si trovano qui perchè costruiscono i loro siti (QUALUNQUE ESSO SIA L'ARGOMENTO TRATTATO...e non aggiungo altro...) impedendo ai motori di ricerca di indicizzarli, non perchè il Deep Web sia loro neutrale!
Per semplificarvi l'idea e la comprensione strutturale di questo Deep Web, faccio sempre questo esempio: pensate ad un grosso iceberg, di cui solo una piccola parte risulta visibile (si e no un 1/3); la parte rimanente è sommersa, Deep appunto. Date un'occhiata alla rappresentazione ad inizio post.

Il lato oscuro di Internet






Accedere a questa rete, non è immediato, ma nemmeno complicato. Prima di tutto, dato che il Deep Web si basa sulla tutela della privacy, è fondamentale navigare in modo anonimo.
Saprete sicuramente che, quando ci muoviamo su Internet, lasciamo una serie di informazioni in giro. Queste, possiamo raggrupparle in due categorie: le informazioni inserite da noi stessi, come dati sul Web, i testi delle e-mail, ecc... e le informazioni indirette, quelle cioè che vengono lasciate in automatico ad ogni nostro movimento. Per esempio il nostro indirizzo IP, che permette di localizzarci geograficamente il pc (ecco il motivo per cui la pubblicità che troviamo nei siti che visitiamo è così "VICINA" a noi...), il browser che utilizziamo, i dati cache e i cookie, la cronologia, le ricerche che facciamo su Internet, file temporanei ecc...
Inutile dire che un utente medio di computer non ha le conoscenze tecniche per agire personalmente, cancellare o rendere anonimi tutti i dati. Vero anche che in questo caso viene in aiuto il mitico, grande ed efficiente Tor, di cui già vi ho parlato un paio di post fa se non ricordo male. Con il termine Tor ci si riferisce ad una rete basata su nodi di comunicazione chiamati relay che altro non sono se non server intermediari direi, attraverso i quali viaggiano i dati prima di arrivare a destinazione. I relay possono essere i nostri stessi computer: infatti possiamo autorizzare il network a trasformare il nostro pc in un server Tor. Quindi i dati, prima di arrivare al server del sito Web richiesto, passano passano in questi nodi in maniera casuale ed utilizzando sempre un pacchetto differente. La rete modifica il tragitto dei dati ogni 10 minuti ed in modo del tutto automatico. Dopodichè i dati vengono fatti transitare attraverso un altro circuito anonimo. Questi tipi di server, chiamati anche Onion routers (non a caso il termine onion ricorda gli strati di una cipolla...), sono dei proxy che utilizzano il protocollo di trasmissione dati Socks4A. Così facendo i siti Web non capiscono da dove ricevono una richiesta. Inoltre, cosa non da poco, i dati scambiati tra i server sono crittografati, per impedirne la lettura. Purtroppo a tutto questo bene, ripaghiamo con una perdita di velocità del traffico Internet...saremo un pochino più lenti nella navigazione, il perchè ora lo capite.
Quindi, tornando al nostro discorso iniziale, possiamo essere anonimi, che come vi dicevo è cosa importante se non fondamentale. La difficoltà maggiore che abbiamo adesso che siamo "dentro", è come accedere ai siti e alle pagine che vivono sul Deep Web. Qui non si tratta solo di non conoscere gli indirizzi (credetemi), ma sopratutto di avere in questo caso una struttura di questi, completamente diversa da quella a cui siamo abituati.

















Un indirizzo Deep, come vedete anche sopra, ha una struttura simile a j2Wgs5H5Uci&diP=5.onion.
Qui ci può aiutare la Hidden Wiki che ci fornisce di una catalogazione di siti della rete Tor, appunto quegli indirizzi con estensione .onion. I siti sono catalogati per tipologia e categoria. Sappiate che da qui abbiamo già una visuale di quest'ultime più o meno legittime che spaziano da siti per il file sharing, a market, forum, fino ad arrivare ad argomenti come droga, sesso e armi... Partiamo dalla sezione Introduction Point che alcuni motori di ricerca ci mettono a disposizione, specifici per il Deep Web. Qui Google, non può fare niente per noi! Quindi carichiamo TORDIR cliccando sul link che troviamo nella sezione. Qui troviamo indirizzi del network Tor. Nella sezione Library possiamo trovare testi in diverse lingue e su diversi argomenti, che normalmente non possiamo trovare attraverso i canali "convenzionali". Aprendo un sito, la prima cosa che vi salterà agli occhi sarà la struttura del tutto scarna. Una delle caratteristiche del Deep è proprio quella di non avere grafica, ma di ordinare le notizie sotto forma di listato link. C'era da aspettarselo, dopo tutto quello che si è detto...
Un consiglio molto caloroso: per i testi, solitamente in formato pdf, vi consiglio di non aprirli MAI nel browser per non compromettere il vostro anonimato!
Per le ricerche possiamo utilizzare The Abyss, partendo dalla Hidden Wiki. Esoterismo e religione è uno dei tanti gruppi di discussione che si trovano sotto forma di forum, nel quale è CALDAMENTE CONSIGLIATO di registrarsi non con e-mail fasulle! Cliccando sui portali proposti si accede a tematiche come sesso, hackering con tanto, per quest'ultimo, di testi, guide, immagini e video per tutti i gusti. I server del Deep Web ospitano anche i database di molti enti scientifici.Anche il famigerato Wikileaks  tiene il proprio materiale sul Deep Web, per proteggerlo dagli attacchi di quanti vorrebbero mettere le mani sulle informazioni possedute dal portale.
Purtroppo questo Web è anche sede di molte attività illecite. Vi posso garantire e affermare che qui spesso, si va oltre le più pessimistiche e inimmaginabili possibilità! Dato che la maggior parte delle attività illecite sono a fini di lucro, nulla vi vieta di imbattervi in esse accedendo a vari market che si trovano listati sul portale. Il Black Market è diventato famoso: si accede da TORDIR scrivendo il nome del sito nel campo di ricerca. Dopo una breve registrazione necessaria per le transazioni, il supermercato ti apre i battenti con merce di vario genere. Qui è possibile trovare droga, armi da fuoco, servizi legati al sesso, "lavanderie" per soldi, servizi di sicari, documenti falsi (come anche patenti e molto altro) e software pirata. Scelto il prodotto, si accede ad una scheda con tanto di descrizione del prodotto e prezzo, indicato in Bitcoin (la moneta elettronica di Internet).
In conclusione ragazzi, la difficoltà di rintracciare siti o transazioni in questo mondo oscuro, è molto arduo anche per le forze dell'ordine. Impossibile risalire ai compratori come anche ai venditori...per ogni transazione effettuata, ne vengono create a migliaia fasulle, rendendo impossibile il tracciamento.
Il gruppo di hacker sotto il nome di Anonymous compie periodici attacchi ai siti pedopornografici. Ma anche qui è tutto inutile...basta fare il backup del sito su un altro server e si è di nuovo on line...
Ci sarebbe ancora molto da dire su questo mondo, che ha le sue regole e la sua moneta di scambio. Una moneta rivoluzionaria che penso sicuramente potrebbe portare ad enormi cambiamenti e che per questo non è ben vista dai governi centrali.
Tante sono le domande, gli interrogativi...è probabile che su questo argomento presto ci torneremo.





A presto a tutti!!
Dani


domenica 1 dicembre 2013

L'enciclopedia dei formati video


Buongiorno lettori miei!!
Oggi volevo parlarvi un pochino di formati video. Ho notato che tante persone hanno difficoltà a riconoscere uno dall'altro, oppure molte altre spacciano un formato video per un'altro....
Nonono signori, oggi sono qui a chiarire l'argomento.



Alla scoperta degli standard e dei codec usati dai filmati digitali





Interagire con i video oggi, è diventata ormai una cosa all'ordine del giorno. Se la nostra attività si limita alla visione di filmati presenti su portali dedicati come YouTube oppure sui Social Network, basta cliccare su Play affinchè lo spettacolo abbia inizio.
Quando invece effettuiamo il download di trailer o di qualsiasi altro video da visualizzare sul nostro pc, le cose non sempre vanno per il verso giusto, dal momento che a volte possono manifestarsi problemi legati alla compatibilità del nostro player preferito con i codec (audio e/video) utilizzati dai filmati.

La prima domanda che penso dovremmo porci è: 
cosa si nasconde in un video?

Questi generi di problemi si manifestano sostanzialmente perchè le estensioni tipo AVI, MKV,MP4 ecc dei filmati, oltre a segnalare il formato riproducibile dal questo o quell'altro player, sone dei veri e propri "contenitori" includendo le tracce audio/video e le informazioni necessarie per la corretta riproduzione, ad esempio anche il tipo di compressione usata...
Per farla breve, chi ha a che fare con il mondo del video editing, saprà per certo che ogni piattaforma necessita di strutture e chiaramente procedure differenti, per elaborare e in seguito pubblicare un video...uplodare un video su YouTube, masterizzare su DVD, convertirlo e renderlo compatibile col nostro smartphone...
Vedete ragazzi, in tutti questi casi, per esempio, il fatture x comune, è rappresentato dalla presenza di elementi come appunto i codec, contenitori e formati.


La seconda domanda é: il codec, questo sconosciuto, cosa è? cosa fa? a che serve?

Quando si crea o si riproduce un video, i pc ne gestisce i flussi (stream) audio e video, utilizzando particolari "programmi" chiamati codec (codificatore o decodificatore). Dovete sapere, che questi tipo di software, si occupano quindi di elaborare ogni singolo fotogramma del video in questione. Questi (i fotogrammi) verranno codificati, decodificando i dati da essere salvati o riprodotti.
Oltre a questo compito, i codec possono assolverne altri come ad esempio la compressione, in modo tale da occupare meno spazio possibile. Anche se non sembra, ma non per i puristi, questa è un'operazione molto importante: quindi per la sua chiave di lettura e la veicolazione, il tutto verrà affidato al cosidetto bitrate.
Questo cari ragazzi, è un valore numerico, e sta ad indicare il numero di bit al secondo necessari per riprodurre il video...ovviamente, più questo valore è alto, maggiore sarà la qualità audio e video del filmato in questione.
Di contro però, più è alto il bitrate, maggiore sarà la grandezza fisica del file del filmato, maggiore sarà lo spazio usato sul disco fisso el nostro pc...(si pensi che certi filmati arrivano anche a decine di Gb).
Tenete presente che non esiste solo un formato video predefinito, ma varia in base alla qualità ed alla dimensione che si vuole dare al file. Quindi, potremmo salvare un video su DVD e condividerlo in Rete, inserirlo in un archivio compresso. Mentre invece nel caso della riproduzione, ci pensa il decodificatore a rimettere insieme tutti i pezzi...ops, volevo dire dati! I codec più comuni, generalmente sono già installati sui player più gettonati, come Windows Media Player o il mitico VLC media player...anche se in certi casi può essere necessario dover installare alcuni codec a parte.
Appunto, esistono i cosidetti "codec pack", Combined Community Codec Pack (http://download.html.it/software/combined-community-codec-pack/), il K-Lite Codec Pack (http://www.free-codecs.com/download/k_lite_codec_pack.htm) oppure Windows 7 Codec (http://www.windows7codecs.com/) che una volta installati, andranno ad aggiornare la lista di codec riproducendo qualsiasi altro tipo di video.


Una cosa ancora: il contenitore HD




Con l'avvento dei Blu-ray disc e arrivato il formato Matroska (MKV). Si tratta di un Open Source in grado di gestire i file, con la stessa semplicità di un disco Blu-ray da ben 50 Gb, ma in dimensioni di molto contenute. Inoltre questo tipo di contenitore è in grado di contenere senza alcun problema l'audio in più lingue e sottotitoli...il tutto in un unico supporto ottico!
Da qui arriviamo a parlare di codec H.264 che assicura la migliore compressione possibile. Ad ora è il top.
Ma io credo che la strada sia di gran lunga molto più lunga, prima di arrivare a presagire uno standard definitivo.


Vi lascio un paio di tabelle riassuntive:







Con quest vi lascio e spero sia stato di vostro gradimento.
Ciao belli!!
Alla prossima
Dani