Intel Ivy Bridge: le CPU Core di terza generazione
Signori buongiorno!
Eccomi qui con il primo Post del Blog, Il "primo" è stato solo un prologo un pò così...
Ma cominciamo subito a parlare dell nuova, più esattamente della terza generazione delle cpu multicore.
Dopo ritardi annunciati in forma non ufficiale e posticipi di varie settimane debuttano quest'oggi ufficialmente i processori Intel Core i7 e Core i5 della serie 3000, basati su architettura nota con il nome in codice di Ivy Bridge.
Intel propone, a cadenza pressoché annuale, nuove versioni di processore per sistemi desktop e notebook, alternando l'inserimento di un nuovo processo produttivo. L'annuncio recente riguarda le prime versioni di processore Ivy Bridge. Così come avvenuto per le proposte Sandy Bridge lo scorso anno, Intel ha deciso per un debutto in differenti periodi dell'anno: oggi le CPU Core i7 e Core i5 per sistemi desktop affiancate da quelle Core i7 per notebook, seguite quasi sicuramente da quelle Core i3 per sistemi desktop e da quelle Core i5 e Core i3 per notebook.
Per le proposte desktop è presente questa classificazione:
Per le proposte destinate al segmento notebook il quadro cambia in parte, in quanto sono assenti processori compatibili con socket 2011 LGA:
Intel Ivy Bridge. La prima è quella top di gamma, fornita da Intel alla stampa in un press kit: parliamo del modello Core i7 3770K, caratterizzato dalle frequenze di clock più elevate e dalla presenza di moltiplicatore di frequenza sbloccato così da facilitare l'overclock.
Questo processore opera ad una frequenza di clock di default pari a 3,5 GHz, con la possibilità di spingersi sino a 3,9 GHz di clock massimo via tecnologia Turbo Boost. I 4 core sono dotati di tecnologia HyperThreading, abbinati a cache L3 da 8 Mbytes.
E ora passiamo a cose più concrete, sicuramente più interessanti: i banchi di prova.
Rendering e calcolo
Le applicazioni di rendering beneficiano della presenza di un numero maggiore di core, quindi tendono a poter eseguire più processi in parallelo (Multitasking) sfruttando tutte le risorse di calcolo a disposizione. Per i processori Ivy Bridge questo genere di applicazioni dovrebbe permette di evidenziare le innovazioni implementate dal punto di vista architetturale rispetto alle proposte Sandy Bridge di pari frequenza di clock.
Dopo ritardi annunciati in forma non ufficiale e posticipi di varie settimane debuttano quest'oggi ufficialmente i processori Intel Core i7 e Core i5 della serie 3000, basati su architettura nota con il nome in codice di Ivy Bridge.
Intel propone, a cadenza pressoché annuale, nuove versioni di processore per sistemi desktop e notebook, alternando l'inserimento di un nuovo processo produttivo. L'annuncio recente riguarda le prime versioni di processore Ivy Bridge. Così come avvenuto per le proposte Sandy Bridge lo scorso anno, Intel ha deciso per un debutto in differenti periodi dell'anno: oggi le CPU Core i7 e Core i5 per sistemi desktop affiancate da quelle Core i7 per notebook, seguite quasi sicuramente da quelle Core i3 per sistemi desktop e da quelle Core i5 e Core i3 per notebook.
Per le proposte desktop è presente questa classificazione:
- Core i7 3900 e Core i7 3800: processori per schede madri socket 2011 LGA, basati su architettura Sandy Bridge-E;
- Core i7 3700 e Core i5 3000: nuove CPU appartenenti alla famiglia Ivy Bridge, compatibili con socket 1155 LGA;
- Core i7 2000, Core i5 2000 e Core i3 2000: processori socket 1155 LGA appartenenti alla famiglia Sandy Bridge;
- Pentium G800: processori socket 1155 LGA basati su architettura Sandy Bridge;
- Celeron G500: anche qui si tratta di processori basati su architettura Sandy Bridge, compatibili con schede madri socket 1155 LGA.
Per le proposte destinate al segmento notebook il quadro cambia in parte, in quanto sono assenti processori compatibili con socket 2011 LGA:
- Core i7 3000M: si tratta di nuove CPU appartenenti alla famiglia Ivy Bridge;
- Core i7 2000M e Core i5 2000M: sono i processori appartenenti alla famiglia Sandy Bridge;
- Celeron B800: processori mobile basati su architettura Sandy Bridge;
- Celeron M800: ancora processori mobile basati su architettura Sandy Bridge.
Intel Ivy Bridge. La prima è quella top di gamma, fornita da Intel alla stampa in un press kit: parliamo del modello Core i7 3770K, caratterizzato dalle frequenze di clock più elevate e dalla presenza di moltiplicatore di frequenza sbloccato così da facilitare l'overclock.
E ora passiamo a cose più concrete, sicuramente più interessanti: i banchi di prova.
Rendering e calcolo
Le applicazioni di rendering beneficiano della presenza di un numero maggiore di core, quindi tendono a poter eseguire più processi in parallelo (Multitasking) sfruttando tutte le risorse di calcolo a disposizione. Per i processori Ivy Bridge questo genere di applicazioni dovrebbe permette di evidenziare le innovazioni implementate dal punto di vista architetturale rispetto alle proposte Sandy Bridge di pari frequenza di clock.
Cinebench simula il comportamento del proprio sistema nell'esecuzione di rendering, riprendendo in questo l'engine alla base del software commerciale Cinema 4D. |
Euler 3D è un tool utilizzato per analisi di fluidodinamica, dotato di una modalità di benchmarking integrata liberamente utilizzabile che sfrutta tutti i core e thread a disposizione del processore. |
I test con giochi sono stati eseguiti utilizzando una scheda video AMD Radeon HD 6970 (anche se ammetto di essere uno fissato con Nvidia, ma ho anche avuto Ati), in abbinamento ai driver AMD Catalyst 11.9. Le misurazioni sono state eseguite alle risoluzioni video di 1920x1080 pixel.
Le differenze tra i processori in prova con giochi 3D sono molto ridotte: la risoluzione video elevata porta infatti a ottenere frames al secondo medi, maggiormente dipendenti dal comportamento della scheda video più che da quello della CPU. In ogni caso evidenziamo come i due processori della famiglia Ivy Bridge siano al vertice della classifica media con questo tipo di applicazioni.
Overclocking
E per ultimo ma non meno importante, il mio beneamato vizio dell'overclocking!
L'utilizzo di tecnologia produttiva a 22 nanometri apre spazio a nuovi livelli di overclock record per i processori Intel basati su architettura Ivy Bridge; al pari di quanto proposto con le soluzioni Sandy Bridge le CPU contraddistinte dal suffisso K sono presenti versioni di processore dotate di moltiplicatore di frequenza sbloccato, così da facilitare l'overclock.
Considerazioni finali
Quale consiglio dare per l'acquisto? Chi è alla ricerca di un nuovo sistema trova nei processori Intel della famiglia Ivy Bridge quanto di meglio offre ora il mercato. Gli affinamenti architetturali permettono di ottenere prestazioni velocistiche più elevate rispetto ai corrispondenti processori della famiglia Sandy Bridge. Un'altro punto di forza delle proposte Ivy Bridge sono i livelli di consumo, ben più contenuti quando portati a operare a pieno carico.
Per un possessore di sistema basato su processore Sandy Bridge l'upgrade ad una CPU Ivy Bridge, per quanto possibile se si è in possesso di una delle schede madri compatibili (mi raccomando controllare sempre il socket!), lo sconsiglio se avviene a parità di specifiche tecniche o con solo un lieve incremento nella frequenza di clock. Se il passaggio è da una delle CPU della serie Core i5, basate su architettura Sandy Bridge, ad una Ivy Bridge top di gamma allora l'upgrade è consigliabile...e ve ne accorgerete, credetemi!
Eccoci qui...questo è il primo vero post, anche se mi rendo conto che è mirato solo ad un pubblico particolare e cn cognizioni di causa.
Comunque sia il prossimo post riguarderà qualcosa sulle schede video di ultima generazione.
Spero di esservi stati utili, un ciao e a presto da Dani!!
Ciao!
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