martedì 3 giugno 2014

Murdered: Soul Suspect


Sera bella gente!
Ma quanto tempo....e ancora di più dall'ultimo post scritto su un videogame....sigh...
Quindi non perdo tempo e inizio subito con:

Murdered: Soul Suspect





Il gioco si apre tra le buie strade della cittadina di Salem: il detective Ronan O’Connor è sulle tracce di un misterioso assassino, meglio conosciuto come il Bell Killer, ma proprio quando è a un passo dal fermarlo viene freddato senza pietà. Scaraventato fuori da una finestra durante una violenta colluttazione, Ronan viene poi finito con sette, colpi di pistola, esplosi dalla misteriosa figura incappucciata. La presentazione o intruduzione del gioco, che dir si voglia, è molto curata dal punto di vista grafico, compreso il comparto animazione, piuttosto credibile. Direi che più che un prologo, avrei parlato di epilogo, se non fosse che Ronan, nonostante i fori che si aprono visibilmente nel suo corpo, sembra lungi dall’essere morto. Seppur abbandonato il suo corpo, lo spirito del detective pare deciso a continuare le indagini su questo caso, almeno fino a quando il Killer Bell non sarà assicurato alla giustizia… o fatto fuori, per quel che vale o che sappiamo.





Ma perché questa seconda chance? Forse si trtta di una persona "speciale"? Direi di no, visto che il detective è cresciuto tra difficoltà e traumi, tanto da disseminare il proprio corpo di tatuaggi che gli ricordano fardelli pesanti che porterà sempre con sé. L'intruduzione al gioco, parla molto chiaro... Nessuna motivazione particolare quindi, se non quella legata ad una città dove la morte non è uno stato finale, e una volta abbandonato il proprio corpo gli abitanti continuano a “vivere”, almeno finché non abbiano portato a termine il loro "obiettivo". Pronto a vestire i panni dell’ex poliziotto, il giocatore entra in scena per dare un senso all’esistenza di Ronan, indagando per la città e cercando di scoprire la prossima mossa del Bell Killer, così da poter finalmente ricongiungersi con lo spirito della sua amata.





Essere uno spirito ha anche i suoi lati positivi: il detective potrà infatti spostarsi liberamente per le case passando attraverso le pareti (a meno che non ci siano luoghi consacrati – escamotage utile e piuttosto ben studiato per limitare l’ambientazione di gioco) o impossessarsi delle persone per un breve periodo di tempo. L’interazione quindi si sposta contemporaneamente su due piani, quello surreale e quello reale, così da rendere le indagini più intricate e l’esperienza globale più varia e affascinante. Occhio però alle entità non molto gentili che popolano la vecchia Salem visto che, se da un lato potrete contare, quando possibile, sul supporto di quegli spiriti che vagano per la città da secoli, dall’altra potreste incontrare creature demoniache che non aspettano altro che divorare la vostra anima.





Non sarebbe però un’avventura completa senza un co-protagonista, o meglio una, visto che la persona in questione è una ragazza di nome Joy. L’introduzione di questo personaggio giocabile ampia ancora di più le possibilità di indagine, offrendo un’esperienza di gioco molto coinvolgente, oltre che una narrazione intrecciata con molta abilità e bravura, che sinceramente nemmeno io stesso mi aspettavo. Ogni scena del crimine si aprirà con una domanda a cui dovrete rispondere indagando palmo a palmo la location, fino a trovare la soluzione del mini-enigma o "sottogioco" di turno e arrivare finalmente alla tanto agognata verità sulla morte del detective. Un’esperienza tutt’altro che scontata, CREDETEMI...Murdered: Soul Suspect, è un gioco che potrebbe riservare più di qualche sorpresa agli amanti del noire e non...parola mia!

Ragazzi, con questo post vi lascio ad un buon trailer del gioco in questione, dandovi appuntamento al più presto possibile.
Ciauz!!




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